Rulli di tamburo!!!
Siete pronti?!
Ecco a voi il secondo contributo sul tema del mese!
A donarcelo è Nadia Pozzar, mamma e moglie ma anche sorella ed amica, impiegata presso l’Istituto Zooprofilattico di Torino ed insegnante in attesa di cattedra, fan sfegatata di Lorenzo Cherubini ma anche di Assistenti Sociali Online!
Fatevi trasportare nella lettura che ci propone della parola orgoglio come gesto d’amore!
Questo tema del mese di marzo attrae subito la mia attenzione. L’orgoglio.
Non so perché ma la prima accezione a cui penso è positiva. Penso a quanto sia bello essere orgogliosi di qualcuno: apprezzarlo per quello che fa, per ciò che dice, per come si comporta.
Avere la capacità di trasmettere agli altri il nostro essere fieri di loro porta ad un equilibrio cosmico e alimenta l’autostima che spesso in questi tempi impazziti vacilla pericolosamente.
Ci sono davvero moltissimi motivi per cui essere orgogliosi!
Essere orgogliosi di essere qualcuno: mamma, compagna, moglie, nonna, zia, sorella, amica, collega- ed uso il femminile per sottolineare l’orgoglio di essere DONNA.
Essere orgogliosa di realizzare i propri sogni: una famiglia felice, una vita piena di affetti, un percorso di studi, una professione appagante, un progetto realizzato.
Vi sono occasioni continue per declinare l’orgoglio positivo, ma vorrei sottolineare quella che più mi sta a cuore in questo periodo: vorrei che ciascun genitore si fermasse a pensare a quanti motivi abbiamo per essere ORGOGLIOSI dei nostri figli. Trovo che le aspettative che si riversano su di loro siano davvero arrivate all’eccesso e lasciamo troppo spesso il dubbio in loro di non essere abbastanza. E qui sta l’errore –che spesso commetto anche io!-
I nostri figli nella loro unicità sono perfetti: cerchiamo di crescerli nel rispetto di sé e degli altri, diamo loro gli strumenti necessari per cercare di comprendere questo mondo bizzarro e cerchiamo ogni volta che ve ne sia occasione di dirgli quanto siamo orgogliosi di loro.
Cerchiamo di alimentare la loro autostima: bambini amati, che trovano supporto e conforto nella propria famiglia saranno adulti consapevoli e magari forti abbastanza per affacciarsi alla vita con un sorriso e un pizzico di forza in più che non guasta mai!
E diciamolo, non solo ai nostri figli, ma a tutte le persone che in qualche modo ci rendono orgogliosi! Per le piccole cose di tutti i giorni o per grandi progetti che vediamo realizzare, per piccoli passi che magari costano una gran fatica o per scelte coraggiose che portano molto lontano.
Essere orgogliosi per me significa questo: amare e apprezzare tutto il buono che intravediamo nelle persone cercando di valorizzarlo; chi è apprezzato e amato, lo farà a sua volta, innescando un meccanismo magico, positivo e potentissimo!
Nadia
Ps Non farò alcuna riflessione sull’altro tipo di orgoglio, quello negativo, non una parola sul livore che lo alimenta e sulla superbia di cui si nutre!
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