Siete pronti a scoprire il tema di questo mese?
Siete curiosi di sapere chi è sttao il primo a rispondere alla nostra chiamata allo scrivere?
Eccovi accontentati!!!
Ringraziamo Francesca Longobardi per averci donato questo articolo sul tema dell’innovazione!
Per presentarla usiamo alcune delle parole da lei stessa utilizzate per la candidatura alle prossime elezioni del CROAS Piemonte “Capricorno, ascendente bilancia. Abbastanza tranchant. La simpatia non è il mio punto di forza. Mi piace però ridere di me. Sono una sorella maggiore. Moglie. Neomamma di Matteo. 33 anni d’età. Ho una passione per la politica, il giornalismo, le tecnologie IT e la Juventus. Da vera millenials, amo stare sui social network tra hashtag e storify per raccontare il mondo del sociale. Sono assistente sociale dal 2011, giornalista (iscritta come pubblicista) dal 2013 e tutor universitario (Università degli Studi di Torino, sede di Biella). Scrivo su http://www.prospettivesocialiesanitarie.it/scambi/ Promuovo l’immagine dell’assistente sociale attraverso il progetto Chi Sono gli Assistenti Sociali. Attualmente lavoro per la Cooperativa Animazione Valdocco (assistente sociale a tempo indeterminato). #ConsigliereCROASPiemonte dal 12 febbraio 2016.”
… e vi sveliamo una chicca, è stata la nostra capa per ben sei mesi!!!
Mettetevi comodi ed immergetevi in un progetto che sa di innovazione!!!
Buona lettura
Qualche anno fa, precorrendo tempi oggi diventati maturi, partecipai ad un bando nazionale con il progetto Skills Maker.
In questo spazio, vorrei descrivere un’idea (secondo me) innovativa perché frutto della commistione di più discipline e per l’utilizzo di strumenti ICT all’avanguardia.
Se tra il 2008 e il 2010 i trasferimenti del Ministero alle Regioni sono stati drasticamente ridotti (se non sostanzialmente azzerati nel 2012), con la legge di stabilità del 2015 si è provveduto a stabilire una dotazione finanziaria annua, strutturale, di 300 milioni a decorrere dallo stesso anno.
Oggi qualcosa si investe, privilegiando di più i trasferimenti economici ai servizi, nonostante le ricerche ci dicano che essi non producono il risultato sperato. Nell’Europa dei 15, l’Italia è uno dei paesi in cui i trasferimenti sociali hanno il minor impatto nel ridurre la povertà: abbattono la quantità di popolazione povera solo di 5 punti percentuali, mentre la media europea si attesta sui 8.9.
I trasferimenti economici se da una parte aiutano a fronteggiare un momento di emergenza dando un sospiro di sollievo, dall’altra rischiano di non essere sufficientemente utili all’avvio di un percorso di indipendenza e di autonomia. In Europa, si sta ampliando il dibattito intorno agli “Aiuti economici condizionati” (più comunemente definiti AEC) e l’Italia finalmente sta andando verso questa direzione, prima con il SIA e poi con il REI.
Skills Maker è un tentativo di realizzazione di “Aiuti economici condizionati” per lo sviluppo di competenze delle persone in stato di vulnerabilità e di povertà utilizzando gli ICT.
Skills Maker nasce con l’intento di creare una piattaforma attraverso la quale far interagire i cittadini, le aziende e l’ente erogatore. Si immagina un sistema nella quale tutti si impegnano, secondo il principio di sussidiarietà orizzontale, all’accrescimento di una società più solidale. I cittadini coinvolti potranno partecipare a percorsi di AEC, come ad esempio a tirocini formativi in aziende per ricevere l’aiuto/compenso predefinito, e potranno compilare un diario giornaliero online (con il fine di diminuire il digital divide, che oggi coinvolge in Italia almeno 7 milioni di persone), visibile solo all’ente erogatore, nel quale riportare le conoscenze apprese, le emozioni e le aspettative.
Generalmente gli enti pubblici erogano buoni spesa (o ticket service) affidando il servizio ad una ditta terza con gara d’appalto. Con Skills Maker, il ticket service sarà sostituito da una shopping card che consentirà al cittadino di monitorare le proprie spese e all’ente erogatore di analizzare i comportamenti in uso tra gli utenti consumatori. Skills Maker produrrà molteplici vantaggi a tutti gli attori interessati. L’ente erogatore potrà visionare in realtime i progetti e operare ricerche sulle condotte messe in atto dagli utenti nel fare la spesa e gestire i propri soldi. I cittadini coinvolti in AEC potranno comunicare agevolmente con l’ente erogatore, sapere quali sono i prodotti meno costosi, controllare le proprie spese e conoscere le richieste di lavoro sul mercato di riferimento. Gli esercenti commerciali/imprese convenzionati/e, che saranno chiamati a fornire il catalogo dei prezzi online in modo che la piattaforma possa suggerire ai fruitori il prodotto più conveniente, acquisteranno visibilità, potranno mettersi in rete, reperire personale e vendere i propri prodotti online.
La prima componente della piattaforma consiste in un portale web 2.0, attraverso cui gli utenti, gli operatori e le aziende potranno interagire, controllare e monitorare l’andamento del progetto. Gli utenti del servizio, attraverso il sito web potranno dialogare con gli assistenti sociali e compilare un diario online al fine di mantenere una tracciabilità delle attività svolte e dei feedback ricevuti. Il diario online, consisterà in una serie di domanda chiuse e campi “liberi”. L’utente potrà inoltre interagire con i dati relativi alla shopping card e gestire in modo chiaro la propria situazione. Particolare attenzione sarà posta al tema della privacy e alla memorizzazione sicura dei dati sensibili. Al fine di prevenire utilizzi impropri, sarà definito un modello RBAC (Rule Base Access Control) a due livelli, in grado di fornire un accesso anonimo alle componenti software di analisi dei dati.
Gli assistenti sociali potranno controllare in tempo reale l’andamento dei tirocini e dialogare con gli utenti del servizio. Al fine di favorire il processo di analisi, dovranno compilare un questionario con cadenza settimanale, a partire dalle risposte “aperte” date dagli utenti. Al fine di migliorare il processo di acquisizione delle informazioni e semplificare il lavoro degli assistenti sociali, saranno presi in considerazione strumenti di sentiment analysis .
I datori di lavoro potranno proporre delle collaborazioni e gestire tutti i procedimenti burocratici necessari alla fruizione del servizio.
La seconda componente del progetto consiste in una piattaforma di gestione della shopping card. Come evidenziato in precedenza, la shopping card è un meccanismo di pagamento finalizzato alla sostituzione dei classici buoni spesa. L’idea consiste nell’introdurre un sistema di pagamento digitale, integrato con il sistema di analisi, al fine di permettere un’analisi automatica dei processi di spesa e l’attivazione di processi finalizzati a un miglioramento delle condizioni degli utenti mediante processi basati sulla teoria dei giochi cooperativi. La piattaforma di pagamento prevederà la distribuzione di POS ad-hoc presso negozi convenzionati e la realizzazione di un portale di e-commerce. Gli utenti disporranno di un credito stabilito dagli assistenti sociali in base alle reali necessità e al lavoro svolto e utilizzeranno la “shopping card” per parte degli acquisti.
La terza e più innovativa componente del sistema è rappresentata da un software di pianificazione basato sulla teoria dei giochi. L’idea consiste nell’effettuare un’analisi di comportamenti, feedback e modalità di spesa degli utenti e introdurre meccanismi basati su giochi cooperativi con l’intento di indirizzare gli utenti verso comportamenti in grado di migliorare il processo di aiuto. Secondo indagini condotte all’interno di diversi dislocati sul territorio nazionale, si evidenzia una chiara correlazione tra richieste temporalmente disgiunte. Di conseguenza l’impatto dei contributi economici sembra essere poco rilevante e le difficoltà di inserimento lavorativo vengono, nella maggior parte dei casi, superate con difficoltà. Il progetto mira a superare i limiti dell’approccio tradizionale, analizzando in modo formale i comportamenti e i feedback degli utenti e favorendo l’attuazione di processi di aiuto innovativi e valutabili secondo principi oggettivi.
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